Qui elenchiamo cosa non ci piace del Padovan anni 2000. Del “nuovo” Padovan.
Il ricreatorio propone, il Comune dispone. Già, ma come ? I Ricreatori sempre, a parole, tenuti in palmo di mano dall’amministrazione (istituzione centenaria, vanto della città, ecc. ecc.) vengono poi maltrattati. No, non maltrattati, semplicemente lasciati in mano ai tecnici, ai burocrati ? Qualche esempio : c’è da potare gli alberi al Padovan ? OK, mettiamoli in lista. Che poi la ditta venga a potarli a metà aprile e che poi (parliamo di giugno 2015) quando inizia il RICRESTATE al Padovan (unico ricreatorio aperto tutto il giorno) non ci sia un filo d’ombra pazienza… Conta anche il fatto che non esistono più i direttori di ricreatorio, uno per ogni ricreatorio, sempre presenti in ufficio ed in campo. Adesso i direttori (anzi coordinatori) hanno tre ricreatori sulle spalle; così sono ben poco presenti tenendo conto che ci sono le riunioni con gli educatori ed i dirigenti comunali a sottrarre pure ore di lavoro. Controllate, controllate pure…
E lo scandalo del muro crollato alla prima bora (!!) l’ inverno 2015? Muro fatto con dei mattoncini tipo LEGO evidentemente. Inadeguato. Chi ha controllato i lavori ? Nessuno o un incompetente? Altra piccolezza, in tutti i sensi: i sanpietrini attorno agli alberi lungo il muro su via Ghirlandaio erano saltati via. Perciò buche pericolose per i ragazzi. Che si fa ? Sono solo 6 – 7 alberi, basta poco per fissare i sanpietrini rimasti ed aggiustare il tutto. La pensata invece di riempire i vuoti con dei sassolini (vulgo giarina) è grande: si fa prima e costa meno. Però i sassolini si spostano… i ragazzini ci giocano ed i sassolini lasciano il posto originario per emigrare in campo con le conseguenze che tutti possono immaginare.
Una cosa del passato: non si possono più fare le gare di corsa “intorno ai alberi” sulle corsie diligentemente dipinte dai maestri d’antan. Con tanto di décalage per le partenze. Il Ricreatorio infatti acconsentì alla richiesta del Comune (Area Lavoro Pubblici) di cedere una parte del campo per la realizzazione della centrale termico – frigorifera per la climatizzazione del Teatro Orazio Bobbio” (l’ex Cristallo). La delibera è del 2 maggio 2008, la spesa di 786.000 euro. La realizzazione la vedete nella foto qui sotto. Ci siamo informati. Il tecnico responsabile dell’istruttoria (gentilissimo) ci ha spiegato che non c’era altra soluzione, che al Padovan come “risarcimento” sono stati effettuati dei lavori di pitturazione, che il teatro è pure proprietà del Comune (dal 9.2.2000)…. Insomma non si poteva fare diversamente. Noi ci chiediamo: e se al posto del glorioso Padovan ci fosse stato un edificio privato? Teatro da demolire? Date un’occhiata alle foto qui sotto che spiegano meglio il tutto. Com’è la situazione adesso e com’era prima, con la stessa area ripresa dall’alto. In questa immagine si può pure ammirare come il campo fosse ben pitturato. E senza l’intervento del Comune…
PS : Che poi la bora abbia buttato giù il muro (6 febbraio 2015) dimostra che il lavoro è stato fatto ad opera d’arte ! O che la bora ha più buon senso di qualcuno?
Proseguiamo con la pratica della pallacanestro. Grandissima tradizione (vedi Appunti di storia: i ricreatori e la pallacanestro. ) grandi campioni del passato come Gianfranco Pieri, Alberto Tonut, Franca Pavone, ecc. ecc. Adesso c’è un solo campo di minibasket e un canestro ad altezza regolamentare. Invece 20 anni fa: due campi (uno di basket ed uno di minibasket) ed altri 7 (!!) canestri sparsi per il campo, compresi quelli per i piccolini di 6 anni. Strano che ci fossero 80 iscritti al minibasket ? Che potevano praticarlo (nelle palestre della Fornis e della Gaspardis) senza pagare una lira ?
Ed eccoci alle rette per la frequenza ai ricreatori. Una volta, nemmeno tanto tempo fa, non si pagava niente. Anzi. Erano gratuiti tutti i corsi: banda, basket, lavori manuali, ecc. E c’erano pure le divise gratis. Adesso… Anche le procedure d’iscrizione erano più semplici: niente moduli ISEE, niente iscrizioni al SIS o non SIS, nessuna differenza tra estate ed inverno, ecc. ecc. Ma quanto si paga ADESSO ? La buona notizia è che per il ricreatorio “invernale” è stata decisa una tariffa simbolica di 1 euro al mese. Niente ISEE dunque. Forse le nostre pacate proteste in passato hanno contribuito a questa decisione. Forse.
E il ricreatorio estivo ? Già perchè in estate il Padovan (solo il Padovan) è aperto sia al mattino che al pomeriggio. Naturalmente non è gratuito. Le tariffe dl prossimo anno ve le faremo sapere quando verranno comunicate. Intanto qui a lato quelle del 2022.
Ci mettiamo anche i nostri cari ex in questa rubrica. Sì perchè siamo convinti che tantissime foto, diplomi, medaglie e filmati giacciano ancora nei bauli e negli armadi , magari in cantina, di tanti ex. Ringraziamo i tantissimi che ci hanno fornito reperti importanti ma parecchi altri sono meno coinvolti : “Sì, ho di sicuro qualcosa… ma trovarla è un problema. Chissà dove l’ho messa…” . Questa è una delle frasi ricorrenti. Basta una telefonata, arriviamo noi, digitalizziamo foto, video, documenti e ve li riportiamo a casa !
Un invito agli ex: fatevi sentire. Da noi e dai media. In primis Il Piccolo. Anche scrivere e a “Segnalazioni” serve. La circolare che programmava di vietare l’uscita a tutti ragazzi dal ricreatorio è stata ritirata. E allora potreste farvi sentire anche voi. Potreste anche chiedere il ripristino della scritta sul pronao (“Ama l’Italia simbolo di libertà e giustizia”). La scritta fa forse sorridere di questi tempi però…è storia. E’ tradizione. Senza le tradizioni, senza la storia non si va da nessuna parte. Vi sembra normale che per le feste di Natale i ricreatori siano rimasti chiusi per 15 giorni ? e per Pasqua di 6 ?